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Ciao, come primo articolo vi voglio parlare di alimentazione e mondanità. La preoccupazione per il triangolo cibo-fisico-uscita è ovunque. Ci pensano tutti. Provoca ansia in donne, uomini, giovani, meno giovani, sportivi e non sportivi. E anche per me era fonte di preoccupazione. A cena o pranzo fuori si sceglie il piatto meno calorico, quello con meno grassi, con meno carboidrati, con meno calorie e assolutamente non la pasta perché “fa ingrassare”. Si pensa perfino ore prima cosa ordinare, si cerca il menu dei ristoranti sui vari siti, lo si sfoglia avidamente in cerca di un piatto che pensiamo di poterci permettere e se disgraziatamente non lo troviamo, apriti cielo! Prima di un’occasione conviviale si cerca di non mangiare, di arrivarci affamati o addirittura di fare un pranzo “diverso” per “compensare” la pizza che andremo a mangiare la sera. Ci si arrovella su strategie per saltare inviti, per non bere quel bicchiere di vino che fa andare via gli addominali o quelle patatine che vanificano la palestra. Poi ci sediamo a tavola e ordiniamo una cosa che non ci va, in realtà vorremmo una carbonara, non il petto di pollo alla piastra. Oppure perdiamo il controllo, mangiamo troppo, non ci riusciamo a fermare, perché abbiamo fame, tanta fame, è tanto non sentiamo quei sapori, è tanto non mangiamo di gusto e chissà quando ci ricapita. A volte siamo “forti” e riusciamo a “resistere”, ma a che prezzo! La pancia brontola ancora, l’umore non è dei migliori e anche se siamo “orgogliosi” che siamo almeno riusciti a fare la dieta, a controllarci, guardiamo gli altri, anche un po’ infastiditi, e ci chiediamo: come fanno a mangiare così? Anche solo per un dessert, ci sentiamo in colpa, sporchi, sbagliati, che abbiamo vanificato tutto, era meglio se ce ne stavamo a casa! Capita anche il contrario, il ritrovarsi a tavola, magari con tante persone, spesso è solo l’occasione per fare pasti esagerati, lunghissimi con dieci portate perché della dieta non ci interessa niente.
Non è così. Non deve essere così. Si può trovare un equilibrio tra cibo e vita sociale. Si può essere in forma e fare gli aperitivi. Si può amare il cibo sano e uscire e mangiare ciò che ci va. Si può essere fit senza programmare un pasto sgarro. Ci si può godere una serata senza pensieri. La pasta non fa ingrassare, un dolce non vanifica i nostri progressi ed essere amanti del benessere vuol dire prima di tutto avere una mente sana e vivere serenamente le occasioni sociali. Come? In due modi. 1 Vivendo l’alimentazione sana come un “continuum”. Non deve esserci differenza tra come mangiamo a casa e come mangiamo fuori. A casa possiamo fare un aperitivo con una bevuta, noccioline e patatine e fuori casa possiamo ordinare un’insalata di farro e ceci. Non è il luogo che determina la nostra alimentazione, siamo noi. Casa non vuol dire dieta e ristorante non vuol dire strappo alla regola. Bisogna allenarsi a mangiare un po’ tutto e un po’ ovunque. La cosa fondamentale è ascoltarsi. Mangiare sempre ciò che ci va per non avere voglie esagerate e cibi proibiti. E lo so che a volte fa paura, ma bisogna sforzarsi, cercare di superare una paura alla volta, come per esempio mangiare a casa di qualcuno senza sapere le quantità e vedere cosa succede. Non succede niente. Sarete più sani. Se i pensieri sono particolarmente invadenti è sempre bene rivolgersi agli esperti come psicologi e nutrizionisti. 2 Aumentando la propria consapevolezza alimentare. Avere qualche rudimento di nutrizione ci aiuta a scegliere con più coscienza e serenità. Può aiutare sapere che gli spaghetti allo scoglio sono un piatto super sano e completo, povero di grassi e che ci terrà sazi a lungo, anche meglio di un’insalatona mista con tonno, uova e mozzarella. Può aiutare sapere che è bene mangiare delle verdure prima di iniziare il pasto, che la pasta alla sera si può mangiare e che una pizza non fa ingrassare!!! È bene informarsi, leggere e anche richiedere consulti medici evitando di fare affidamento sulle fake news.
E anche se quei ripetuti (per uno non succede niente) pasti fuori ci facessero ingrassare? Se quei drink in più ammorbidissero di un centimetro il nostro giro vita e se quelle colazioni al bar, merende con gelato, chips di mais e torte di compleanno aumentassero (di un minimo e in maniera temporanea) la nostra ritenzione sulle cosce, è un problema? NO. Vivere sani, vivere bene, non è vivere di privazioni, è vivere volendosi bene, non solo con l’allenamento e la dieta sana, ma anche con lo svago, con cibi buoni e gli amici. Quello che siamo, quello che valiamo, quanto siamo bravi nella vita non è dato da quanto sappiamo resistere a cose che ci piacciono. Detto così sembra assurdo vero? “Resistere a cose che ci piacciono”. Non è un controsenso? È nell’opinione comune credere che le cose buone facciano ingrassare. Non è così. Nulla fa ingrassare bisogna solo saper mangiare con equilibrio. Questo passa dal non imporsi restrizioni e dal cercare di ispirarsi a modelli sani, a persone che hanno un’alimentazione veramente sana, veramente spensierata. Non è facile per nessuno e per nessuno è un percorso lineare ma l’obiettivo deve essere avere la consapevolezza che mangiare fuori, permetterci le cose che ci vanno, non seguire una dieta, non essere super definiti, va bene, sono le cose giuste. E anche se ingrassiamo, possiamo dimagrire! Mettere peso non è una cosa irreversibile ed è una cosa naturale. Possiamo stare bene anche con qualche kg in più. Siamo sempre gli stessi, possiamo portare avanti lo stesso i nostri obiettivi (tutti gli altri obiettivi della vita, non ci sono solo quelli della dieta e del fisico) con successo e gioia. Perdere il controllo, uscire dalla nostra zona di comfort non ci deve fare paura, ci fa bene e per scoprirlo dobbiamo provarci. Quello che siamo è dato da quanto amore mettiamo nel trattare noi e gli altri. E uscire, stare con gli affetti o anche da soli e mangiare, bere e godersi i momenti della vita, è una cosa bella, sana, amorevole. È anche un privilegio da apprezzare con riconoscenza e rispetto. Non fatevi confondere da chi dice che una vita sana è palestra, muscoli tirarti e conteggio delle calorie, in parte lo è ma solo in parte. Non è un vanto resistere ai pasticcini che in realtà vorremmo. Questo non è salute, la salute è salute a 360°, serenità, benessere, in ogni momento e ambiente.
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